Pensare con gli “irregolari”

L’articolo argomenta le ragioni di un rinnovato interesse teorico e pratico nei confronti dell’osservazione e dell’interpretazione dei processi di pianificazione, in un contesto di grande incertezza, debolezza delle istituzioni e insieme nuova rilevanza delle strategie pubbliche di programmazione e pianificazione degli investimenti. L’articolo giustifica inoltre la strategia di indagine che mi ha portato a risalire al pensiero e alle intuizioni di tre straordinari maestri del XX secolo: Ivan Illich, Albert Hirschman e Charles Lindblom.

Le parallassi di Pasqui

Il libro "Gli irregolari. Suggestioni da Ivan Illich, Albert Hirschman e Charles Lindblom per la pianificazione a venire" di Gabriele Pasqui esamina politiche pubbliche e azione pubblica attuali. Si affronta l'efficacia nell'azione pubblica, criticando la deriva tecnocratica e sottolineando l'importanza del conflitto e dell'interazione partigiana nella pianificazione e nelle priorità. Esplora l'intelligenza delle istituzioni e la gestione dell'incertezza sociale, utilizzando diversi pensieri per sviluppare una visione critica e prospettive nuove

Per istituzioni irregolari. Una recensione al testo di Gabriele Pasqui

Il libro propone un nuovo approccio alla pianificazione territoriale: processuale e strategico, con comunicazione plurale delle conoscenze, pensiero divergente e coinvolgimento pubblico. Promuove approcci e metodologie diverse, il pluralismo come base per la democrazia e la governance, l'innovazione pubblica e la co-produzione come strumenti di trasformazione istituzionale e culturale. Invita a politizzare l'azione pubblica, collegandola alle pratiche quotidiane e al potere. Il planner è visto come un professionista riflessivo, la pianificazione come opportunità di intervento e apprendimento

Rileggere il pensiero “irregolare” per comprendere le politiche e la pedagogia urbana del futuro

Il libro esplora la pianificazione territoriale come strumento per ridefinire politica e azione pubblica. Sottolinea la comunicazione plurale delle conoscenze, la dimensione politica e il pensiero divergente. Promuove il ruolo del pubblico e dell'azione pubblica, analizzando approcci e metodologie diverse e difendendo il pluralismo come base per la democrazia e la governance. Interroga l'inclusione di tali insegnamenti nella formazione universitaria italiana in pianificazione e governo

Le risorse per gli investimenti dei comuni: un’era di spese aggiuntive

I comuni italiani sono direttamente coinvolti nell’attuazione del PNRR e della nuova politica di coesione: in base alle stime dell’ANCI i comuni saranno destinatari di circa 40 miliardi di euro da spendere entro il 2026, ai quali si andranno a sommare, secondo le proiezioni IFEL, 10 miliardi di euro della politica di coesione 2021-2027. Una nuova stagione di risorse aggiuntive importante, specialmente se confrontata con la media di 9,8 miliardi di euro annui investiti dai comuni nell’ultimo periodo.

Articoli più letti

I vantaggi economici e sociali del reinsediamento manifatturiero nelle aree urbane

Il reinsediamento manifatturiero nelle aree urbane è da anni oggetto di riflessione e costruzione di politiche pubbliche in diverse metropoli globali. L’insediamento e la crescita di imprese nel campo della manifattura digitale e del nuovo artigianato sono perseguiti allo scopo di contribuire al rilancio del ceto medio correlato a nuovi processi di rigenerazione. Tale tematica chiama in causa il rapporto fra aree urbane e territori produttivi che nel caso di Milano suggerisce nuove forme di divisione del lavoro fra il capoluogo lombardo e il Made in Italy su scala nazionale.

Distanti ma vibranti. La capacità dei luoghi di adattarsi alla perifericità

In anni recenti molti esponenti del mondo accademico e tra i policy makers si sono schierati contro la narrazione dominante che le zone marginali siano destinate ad un inesorabile destino di abbandono e lenta scomparsa. Esistono in realtà alcuni territori, che abbiamo definito ‘vibranti’, capaci di resistere alla tendenza allo spopolamento adattandosi alla loro perifericità. Comprendere quali siano gli elementi esogeni, o quali le risorse endogene su cui hanno fatto perno, diviene un importante fattore di conoscenza per chi ha la responsabilità di proporre strumenti per promuovere la coesione territoriale e ridurre le disparità territoriali.

PNRR e sviluppo locale: approcci e prospettive

Il PNRR è un’opportunità per l’Italia per le risorse economiche che mette in campo ma anche per la valenza strategica adottata e coerente con gli obiettivi del Green Deal europeo. Diverse le questioni alle quali porre attenzione in fase attuativa per le ricadute e gli impatti che avranno su città e territori, alcune esaminate in questo numero.

Il progetto NEO a Gagliano Aterno

I piccoli paesi appenninici ribollono di complessità e divengono luoghi fertili per territorializzare alternative culturali e socioeconomiche in tempi di transizione ecologica ed energetica. La dimensione di scala, i vuoti relativi e la posizione decentrata rispetto ai grandi centri antropizzati facilitano tali ambizioni. Attraverso la formazione di operatori di comunità, facilitatori territoriali e neo-popolamento si sperimentano trasformazioni ideologiche e materiali in spazi fragili e marginalizzati sul campo attraverso diversi progetti.

Uno sguardo di genere sulla città

L’urbanistica di genere è una disciplina che si propone di pianificare le città includendo le differenze di bisogni e necessità tra i generi, contribuendo a migliorare la vita quotidiana di quei soggetti che la pianificazione urbana ha storicamente omesso. È una pratica che permette di riscontrare come le città siano la rappresentazione concreta delle disparità tra i generi che caratterizzano la nostra società.

Le capacità della camminabilità

Come l’ambiente urbano accoglie e favorisce il camminare determina come le persone percepiscono, usano e vivono la città. Il concetto di camminabilità è un tentativo programmatico di spingersi oltre l’accessibilità e di rilevare come e quanto l’ambiente urbano è in grado di offrirsi come piattaforma di vita quotidiana. Inoltre, La camminabilità intesa come capacità urbana fa riflettere sulle pratiche di pianificazione delle dotazioni urbane, e suggerisce una possibile via operativa di integrazione della base informativa utilizzata per descrivere e valutare la componente urbana della qualità della vita.

Prossimità, innovazione sociale e spazi piattaforma nella città post-pandemica

Alla luce dei cambiamenti di contesto derivanti dalla crisi pandemica le strategie di rigenerazione urbana assumono oggi un significato diverso, da ricercare in una nuova interpretazione dell’economia urbana basata su una prospettiva di prossimità.

Dalla rigenerazione alla rimilitarizzazione delle ex caserme dismesse. Il caso della Caserma Trieste a Casarsa della Delizia

La storia dell’ex Caserma Trieste racconta le politiche atte a riscattare quest’area abbandonata per farne un modello utile a realtà simili. Purtroppo, nel quadro geopolitico grandemente mutato, l’importanza del confine nord-orientale italiano assume un nuovo ruolo e la retrocessione dei luoghi ex-militari alle comunità locali è più così certa.

Intervista ad Antonio Calafati, economista

È possibile mettere in moto una riflessione culturale ampia e integrata per declinare la complessità di una riforma in corso che riguarda gli arenili italiani? È possibile sfuggire alla cultura economica egemone riduzionista e incapace di proporre un progetto all'altezza della situazione per valorizzare un importante capitale pubblico dove sono incastonate delle infrastrutture private?

Spazio simbolico e rappresentazione dei generi nella città

Cosa raccontano gli spazi che abitiamo? Quali sono le figure nelle quali è possibile imbattersi e riconoscersi nella città? L’articolo indaga sullo squilibrio nella rappresentazione dei generi nello spazio pubblico e sulle conseguenze di queste sul piano sociale, fino al racconto di alcune recenti iniziative che lasciano sperare in un'inversione di rotta.

City of care: la cura al governo della città

Pianificare le città a partire da una prospettiva di genere significa, concretamente, tenere conto della vita quotidiana di donne, uomini e minoranze di genere. L’ascolto e la comprensione dei bisogni che queste vite esprimono sono alla base dell’elaborazione di politiche pubbliche inclusive delle esigenze, non solo delle donne, ma di tutti i corpi e le vite che eccedono dal paradigma funzionale. La cura, da gabbia che incatena il genere femminile a una sequenza di responsabilità -spesso non retribuite- legate alla sfera affettiva e domestica, dovrebbe trasformarsi nel motore di un nuovo tipo di socialità, per il bene di tutte e tutti.

PNRR, riforme e tutela della concorrenza

A partire dalle tipologie di riforme previste nel PNRR e dai loro potenziali effetti sul tasso di crescita delle differenti attività economiche, il contributo approfondisce prime questioni problematiche sulla tutela della concorrenza, in uno scenario evolutivo orientato al trattamento esclusivo dei servizi commerciali urbani e dei poli funzionali nelle politiche di governo del territorio.

Se i giovani diventano protagonisti della rigenerazione dei territori

Due progetti avviati da Fondazione Riusiamo l’Italia in Basilicata nel 2022 per sperimentare nei territori rurali del Mezzogiorno metodi e approcci sul riuso creativo, temporaneo e partecipato. Il primo progetto denominato “Mappa delle opportunità ritrovate” è attuato per conto del GAL Cittadella del Sapere consiste in un processo di mappatura del patrimonio dismesso o sottoutilizzato. Il secondo progetto intitolato “Next Generation - Sant’Arcangelo Hub Giovani” ha lo scopo di valorizzare il talento e le competenze di giovani che possano supportare progetti di innovazione in campo sociale, culturale, ambientale e turistico. Le due esperienze definiscono un approccio ad alta vocazione generativa che richiede limitate risorse di adattamento sulle “cose” e maggiori investimenti sulle persone e sulle comunità, sul loro empowerment e sulla propensione a costruire nuovi modelli di sviluppo durevole e sostenibile.

Il Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell’abitare (PINQuA) nel PNRR

L'articolo restituisce gli esiti del “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare” (PinQua) finalizzato alla rigenerazione e all’incremento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, alla riduzione del disagio abitativo e a favorire una maggiore coesione sociale. Esplicito l’investimento politico e progettuale sull’edilizia residenziale pubblica in alcune aree del paese.

La logistica a servizio dell’e-commerce in un quadro urbanistico da riformare

La crescita dell’e-commerce sta producendo diverse criticità nel rapporto tra logistica e territorio: la sostanziale liberalizzazione che oggi caratterizza le diverse tipologie di servizi logistici dovrà inevitabilmente rientrare nelle strategie di governo del territorio a scala vasta, ponendo attenzione non solo alle iniziative proposte dal PNRR, ma anche al quadro di riforma urbanistico