16 Ottobre, 2024

Stecca3: porre al centro delle trasformazioni uno spazio ibrido di comunità

Tempo di lettura: 5 minuti

Stecca3 è il terzo spazio, il terzo edificio ed architettura longitudinale “a stecca”, che ospita una rete di associazioni di natura culturale e sociale, attente alla valorizzazione dei contesti locali, del patrimonio materiale ed immateriale. 

L’edificio in cui Stecca3 ha sede, ufficialmente chiamato Incubatore dell’arte, è un edificio di proprietà comunale, di circa 760 mq, gestito dalla rete di associazioni ADA Stecca con un contratto pluriennale, i cui costi di mantenimento sono a carico delle associazioni. 

La rete di associazioni ADA Stecca, divenuta nel 2007 Associazione di associazioni, nasce da un’esperienza di occupazione creativa ed autorganizzazione pluriennale di spazi in abbandono da parte di una decina di associazioni, artigiani, artisti dedicati alla salvaguardia di spazi pubblici come beni comuni, all’associazionismo locale e cittadino, all’aggregazione giovanile nelle aree di trasformazione urbana e non. 

La gestione autorganizzata di circa 5.000 mq dello storico edificio industriale Tecnomasio Brown Boveri, denominato “Stecca degli Artigiani”, è stato il terreno in cui sperimentare dispositivi di trasformazione, temporanei e non, come gli eventi socio-culturali, l’ascolto al quartiere, la cura e la manutenzione degli spazi, i laboratori aperti, la progettazione partecipata con gli abitanti incentrata su varianti urbanistiche e progetti internazionali sulle aree in questione. 

La reinvenzione di uno spazio abbandonato come centro di comunità per un quartiere storico ma in trasformazione, capace di restituire servizi autorganizzati, di ascolto e di accompagnamento per nuove progettualità locali, fu riconosciuto dal Comune di Milano tanto da spingere quest’ultimo a vendere l’edificio della vecchia fabbrica ad un privato, che poi la demolì, mantenendone le funzioni e i contenuti. È proprio questo contenuto di comunità, l’espressione di una città che cambia, a costituire l’identità della rete ADA Stecca.

Un percorso di metamorfosi per molte associazioni, artigiani e singoli abitanti, uno spazio che ha portato ADA Stecca ad una nuova consapevolezza nell’importanza di un’offerta qualitativa e professionale di servizi autorganizzati al quartiere e alla città, spazi per un’economia solidale, un welfare collaborativo, ma soprattutto spazi aperti all’imprevisto, capaci di accogliere e fornire strumenti per il protagonismo delle comunità.

Immagine che contiene aria aperta, cielo, edificio, albero

Descrizione generata automaticamente

Stecca3 centro socioculturale aprile 2023

Stecca3 è una nuova architettura contemporanea, flessibile e adattabile, progettata nel 2007 da SBA-Stefano Boeri Architetti. Ad oggi le realtà presenti coprono diversi ambiti di intervento: urbanistica/architettura partecipata con ASF Italia–Architetti Senza Frontiere Italia, per progetti di cooperazione internazionale e di emergenza abitativa, Temporiuso, per progetti di rigenerazione territoriale e di comunità mediante usi temporanei; arte, artigianato ed inclusione con una falegnameria sociale, BRIChECO e FAME market, team di artigiane e designer per un mercatino delle autoproduzioni; culture della mobilità sostenibile e della sostenibilità ambientale con  i laboratori di ciclofficina; +bc e AIAB Lombardia, con il primo mercato biologico settimanale, oltre a corsi, workshop, seminari su agricoltura sociale e biodiversità con gli ambientalisti di Legambiente Lombardia; multiculturalità e integrazione con Vitality onlus che organizza  percorsi  di occupabilità, insieme ai curatori di eventi musicali ICCX -Centro di Interscambio Italia Cina. E ancora performing art, danza e benessere a cura del corpo di teatro Metti una sera in scena a Teatro, gli artisti di NoiBRERA, le maestre di danza NonSoloDanza, la scuola di capoeira Isola Capoeira Angola,  i cori del Coro di Micene e il Coro la Sonorissima e i corsi e summer school per bimbi di Isolamusicaingioco. Infine, è presente uno spazio di coworking che ospita i giornalisti di Zero magazine. 

Accanto a queste realtà permanenti ogni anno il palinsesto di eventi, mostre, seminari, workshop, mercatini è solo in parte definito dal Consiglio direttivo, condiviso con esperti dei diversi ambiti, con la cittadinanza e con il Municipio 9.

Infatti è l’imprevisto delle proposte che vengono accolte dal quartiere e dalla città, a rivelare spesso nuovi sguardi, tensioni, criticità, urgenze e conflitti e ancora progettualità potenziali per Milano e non solo.

L’attuale consiglio direttivo è composto da: Roberta Mastropirro di Architetti Senza Frontiere, Cecilia Medici di +bc ciclofficina, Lidia Pezzoli di BRIChECO falegnameria sociale, Giulia Cantaluppi di Temporiuso, un tesoriere e socio onorario Paolo Artoni e la presidente Isabella Inti. 

La Stecca 3 è un edificio a corpo longitudinale che si sviluppa su 2 piani: al piano terra 3 spazi dedicati a laboratori, una ciclofficina, una falegnameria sociale, un ufficio e una piccola biblioteca; al primo piano vi sono un ufficio, un coworking e la sala corsi. In entrambi i piani si può disporre di spazi flessibili con saloni ampi ed aperti per accogliere a rotazione corsi, workshop, seminari, dibattiti pubblici, eventi, performance, cene sociali.
Stecca3 fa economia solidale perché si pone in un sistema di relazioni economiche e sociali che mette l’uomo e l’ambiente al centro, cercando di coniugare sviluppo con equità, trasformazione territoriale con qualità ed accessibilità. ADA Stecca è parte della sharing economy o del consumo collaborativo perché con mercatini, corsi e workshop attiva un insieme di pratiche di scambio e condivisione. ADA Stecca fa welfare generativo perché rifiuta un welfare che raccoglie e redistribuisce, per abbracciare un welfare che rigenera e mette a frutto le risorse grazie alla responsabilizzazione delle realtà che ne fanno parte. Dal 2021 è tra i promotori e curatori di un’indagine “Gli spazi ibridi di Milano. 1 Manifesto, 1 questionario, 1 mappa per la città a 15 minuti” che ha contribuito al riconoscimento di questa nuova identità degli spazi ibridi, ma anche delle loro criticità e potenzialità ancora da esplorare. 

Ulteriori approfondimenti 
Stecca3, centro e spazio ibrido socioculturale a Milano (http://www.lastecca.org/).

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