Isabella Inti

Architetto e urbanista, fondatrice di Temporiuso srl, studio di progettazione e co-design di usi temporanei. È co-direttrice di M-US-T_ Master Temporary Uses e docente di Urban planning alla Facoltà di Architettura e Progettazione Urbana presso il Politecnico di Milano. È membro della Commissione paesaggio del Comune di Milano (2022-2025). È attivista e presidente di Stecca3, spazio ibrido socioculturale a Milano.

Perché parlare di spazi ibridi socioculturali a Milano? Intervista a Isabella Inti

Nel 2020, a Milano, una rete informale di spazi ibridi socioculturali ha sentito la necessità di ritrovarsi e confrontarsi, trovando ascolto nella pubblica amministrazione che ne ha dapprima riconosciuto la nuova identità e poi avviato un percorso di co-design per politiche di economia di prossimità. Dal documento programmatico pubblico sottoscritto dalla rete, emergono nuovi spunti, bisogni, criticità e prospettive capaci di valorizzare il ruolo di questi spazi all’interno della pianificazione di una città aperta e generativa.

Stecca3: porre al centro delle trasformazioni uno spazio ibrido di comunità

Stecca3 è una casa per associazioni e per attività sociali e culturali collocata tra il quartiere Isola e Porta Nuova di Milano. È uno spazio ibrido che offre una molteplicità di contenuti, è aperto a una pluralità di fruitori ed usi, propone nuovi format culturali e momenti di aggregazione, tenta di coniugare innovazione ed inclusione sociale. Stecca3 è parte della rete informale di spazi ibridi di Milano ed è compresa nell’Elenco qualificato spazi ibridi dell’amministrazione cittadina.

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Una Call per gli Autori

La rivista è aperta a coloro che ritengono di avere un contributo da offrire al dibattito. La collaborazione avviene promuovendo articoli di carattere puntuale e/o gruppi di articoli coordinati su un tema. I contributi hanno una lunghezza compresa tra quattro e seimila caratteri. Per ogni richiesta di approfondimento: info@dite-aisre.it

I vantaggi economici e sociali del reinsediamento manifatturiero nelle aree urbane

Il reinsediamento manifatturiero nelle aree urbane è da anni oggetto di riflessione e costruzione di politiche pubbliche in diverse metropoli globali. L’insediamento e la crescita di imprese nel campo della manifattura digitale e del nuovo artigianato sono perseguiti allo scopo di contribuire al rilancio del ceto medio correlato a nuovi processi di rigenerazione. Tale tematica chiama in causa il rapporto fra aree urbane e territori produttivi che nel caso di Milano suggerisce nuove forme di divisione del lavoro fra il capoluogo lombardo e il Made in Italy su scala nazionale.

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Il progetto NEO a Gagliano Aterno

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