Tag: Covid19

(Post) Covid: Quali cambiamenti per le città e i territori?

Nel mezzo della pandemia un adagio spesso ripreso nella conversazione pubblica recitava che ne saremmo usciti migliori. Abbiamo considerato la crisi sanitaria come possibile agente di cambiamento in grado di orientare in modo originale i comportamenti collettivi, auspicabilmente in meglio. La pandemia non è ancora terminata, ma è già possibile un primo bilancio a partire da alcuni ambiti della vita sociale ed economica: il lavoro, il commercio, il turismo e il mercato immobiliare.

Lavoro a distanza e near working: quale futuro?

La pandemia Covid-19 ha accelerato il lavoro a distanza e promosso il near working. Oggi i lavoratori della conoscenza tendono a lavorare presso la propria abitazione ma i “nuovi luoghi del lavoro” si stanno sempre più affermando come alternativa alla casa e all’ufficio. Nel 2021 il 46% degli spazi di coworking intervistati in Italia ha ospitato nomadi digitali e il 65% lavoratori a distanza. I decisori politici stanno riconoscendo il ruolo sociale di tali spazi, sia nelle grandi città come Milano, che nelle aree periferiche del Paese dove sono promossi i “presidi di comunità”.

Covid-19 e valori immobiliari: una analisi estesa alle città metropolitane

L'organizzazione del lavoro agile e lo smartworking a seguito del confinamento sanitario avrebbero dovuto rappresentare un motivo di svolta nelle scelte future di localizzazione in favore di un ritorno nelle località minori, in particolare verso i borghi abbandonati del Paese e le città del meridione. Indagando i valori immobiliari delle città metropolitane sembra invece che la pandemia abbia rappresentato solo un momento di sospensione di un percorso di concentrazione su pochi poli metropolitani - in particolare Milano - sui cui incardinare la crescita del Paese.

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Rapporti conflittuali nella triade partecipazione/ urbanistica/ populismo 

Negli articoli di questo numero si riflette sull’importanza di una rinnovata democrazia partecipativa capace di incidere nei processi decisionali urbanistici considerando anche i crescenti populismi. In questo primo contributo, si difende la necessità di una nuova ecourbanistica, sostenuta da una figura rinnovata di urbanista intellettuale, capace di confrontarsi criticamente con le pubbliche amministrazioni anche grazie alla democrazia partecipativa dell’associazionismo civico

Sulla democrazia partecipativa nei processi decisionali urbanistici

Rispondendo ad alcune domande, l’autore illustra la rilevanza che dovrebbe avere nei processi decisionali urbanistici, anche in Italia, la consultazione dei cittadini nella deliberative democracy. Citando la recente esperienza in India dell’Urban Transport Project a Mumbai e la costruzione di un’autostrada di interesse intercomunale in Francia, Sabino Cassese spiega perché lo scarso ricorso alla democrazia partecipativa a livello amministrativo sia oggi un problema, anche davanti alle diverse forme di populismo che sembrano crescere in tutta Europa.

Attualità delle procedure partecipative di Giancarlo De Carlo 

Credendo nell’importanza della partecipazione anche per l’attuale urbanistica e nella validità ancora oggi dell’insegnamento del suo maestro a riguardo, Franco Mancuso ricorda due procedure partecipative che ha vissuto con G. De Carlo, entrambe caratterizzate dalla sua fiducia nella partecipazione come momento essenziale di ogni processo di progettazione. La prima alla fine degli anni Cinquanta per la redazione del Piano Regolatore di Urbino e la seconda all’inizio degli anni Settanta per la progettazione del villaggio Matteotti a Terni.

Rallentare, venticinque anni dopo. Partecipazione, conoscenze, populismo

A venticinque anni dalla pubblicazione, la rilettura del saggio di Paolo Fareri Rallentare costituisce un’occasione importante per riflettere sulle contraddizioni e sulle ambiguità dei processi partecipativi nella pianificazione urbanistica e nelle politiche urbane, sul crinale tra processi di istituzionalizzazione e depoliticizzazione delle pratiche partecipative e indebolimento della democrazia locale connesso all’emergere delle nuove forme di populismo.

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