Il contributo affronta il tema del ruolo dell’università nel sostenere e abilitare a lungo termine ecosistemi di innovazione sociale alla scala locale presentando il caso di AuroraLAB a Torino, un progetto di ricerca-azione portato avanti dal Politecnico di Torino nell’omonimo quartiere.
Alla luce dei cambiamenti di contesto derivanti dalla crisi pandemica le strategie di rigenerazione urbana assumono oggi un significato diverso, da ricercare in una nuova interpretazione dell’economia urbana basata su una prospettiva di prossimità.
La letteratura contemporanea in materia di urbanistica e di architettura mostra numerosi casi di beni dismessi, tuttavia, è poca l’attenzione rivolta ai metodi gestionali adottati, alle qualità e alle contraddizioni. Questa ricerca, a partire dallo studio di casi Europei, si domanda in che modo sia possibile trasformare queste realtà in ecosistemi dinamici e sostenibili.
L’articolo argomenta le ragioni di un rinnovato interesse teorico e pratico nei confronti dell’osservazione e dell’interpretazione dei processi di pianificazione, in un contesto di grande incertezza, debolezza delle istituzioni e insieme nuova rilevanza delle strategie pubbliche di programmazione e pianificazione degli investimenti. L’articolo giustifica inoltre la strategia di indagine che mi ha portato a risalire al pensiero e alle intuizioni di tre straordinari maestri del XX secolo: Ivan Illich, Albert Hirschman e Charles Lindblom.
Il libro "Gli irregolari. Suggestioni da Ivan Illich, Albert Hirschman e Charles Lindblom per la pianificazione a venire" di Gabriele Pasqui esamina politiche pubbliche e azione pubblica attuali. Si affronta l'efficacia nell'azione pubblica, criticando la deriva tecnocratica e sottolineando l'importanza del conflitto e dell'interazione partigiana nella pianificazione e nelle priorità. Esplora l'intelligenza delle istituzioni e la gestione dell'incertezza sociale, utilizzando diversi pensieri per sviluppare una visione critica e prospettive nuove
Il libro propone un nuovo approccio alla pianificazione territoriale: processuale e strategico, con comunicazione plurale delle conoscenze, pensiero divergente e coinvolgimento pubblico. Promuove approcci e metodologie diverse, il pluralismo come base per la democrazia e la governance, l'innovazione pubblica e la co-produzione come strumenti di trasformazione istituzionale e culturale. Invita a politizzare l'azione pubblica, collegandola alle pratiche quotidiane e al potere. Il planner è visto come un professionista riflessivo, la pianificazione come opportunità di intervento e apprendimento
Il libro esplora la pianificazione territoriale come strumento per ridefinire politica e azione pubblica. Sottolinea la comunicazione plurale delle conoscenze, la dimensione politica e il pensiero divergente. Promuove il ruolo del pubblico e dell'azione pubblica, analizzando approcci e metodologie diverse e difendendo il pluralismo come base per la democrazia e la governance. Interroga l'inclusione di tali insegnamenti nella formazione universitaria italiana in pianificazione e governo
I comuni italiani sono direttamente coinvolti nell’attuazione del PNRR e della nuova politica di coesione: in base alle stime dell’ANCI i comuni saranno destinatari di circa 40 miliardi di euro da spendere entro il 2026, ai quali si andranno a sommare, secondo le proiezioni IFEL, 10 miliardi di euro della politica di coesione 2021-2027. Una nuova stagione di risorse aggiuntive importante, specialmente se confrontata con la media di 9,8 miliardi di euro annui investiti dai comuni nell’ultimo periodo.