Nello scenario degli spazi ibridi attivi a Milano c’è mosso, progetto nato dalla riconversione dell’ex convitto del Parco Trotter, nel quartiere di via Padova. mosso garantisce uno spazio di relazione aperto e accogliente, un’infrastruttura abilitante delle risorse del quartiere e della città, in cui cibo, aggregazione, cultura, rigenerazione urbana e umana trovano ascolto e valorizzazione.
Il libro di Niessen offre una profonda analisi della società urbana contemporanea, esplorandone alcuni processi chiave a partire da un insieme molto organico composto da piccole storie e grandi sistemi, dettagli e sguardi d’insieme, storie e aneddoti. L’autore ci invita a riflettere sul significato di cultura, sulle forze che mettono la nostra vita sociale in pericolo ma offre anche gli strumenti da mettere in campo per riprendersi la città.
Nelle attuali dinamiche territoriali l’attrattività assume una dimensione “immateriale” e viene data sempre più rilevanza al sistema di connessioni fisiche e digitali che place branding, cultura e creatività sono in grado di attivare nei processi di rigenerazione urbana collaborativa, al fine di implementare la connessione tra conoscenza e pianificazione, la rigenerazione urbana collaborativa, la partecipazione culturale e il community engagement.
La questione abitativa è entrata nel dibattito non solo accademico. La casa è un diritto che va tutelato attraverso politiche pubbliche multi-scalari e multi-attoriali che si traducono in azioni e interventi coordinati e articolati. Garantire un alloggio economicamente accessibile a tutti, presuppone regole chiare e obiettivi condivisi tra i diversi soggetti e i portatori di interesse coinvolti.
L’articolo, di fronte al complesso quadro di crisi sociale e abitativa che caratterizza le città, evidenzia la necessità di interventi concreti e di una nuova prospettiva politica per affrontare le sfide urbane attuali e mitigare la deriva neoliberista. Tra queste: la ridefinizione dell'alloggio sociale come servizio di interesse generale e l'elaborazione di un Piano Casa Nazionale che preveda il significativo aumento del numero di alloggi di ERP e ERS pubblico per rispondere alla crescente domanda.
In Italia, la casa è riconosciuta pubblicamente come un problema e lo è sempre più per un numero crescente di individui che vivono la mancanza di alloggio o la difficoltà di mantenere un affitto con costi di raffreddamento e riscaldamento non piú pagabili se non con indebitamento. I mesi del 2023-2024 hanno visto una crescente mobilitazione sul tema casa e questo articolo offre uno sguardo su tre casi urbani di proposte di recupero di immobili dalla prospettiva di iniziative popolari.
A partire dal secolo scorso, la cooperazione di abitanti ha fornito una risposta alla domanda di affordable housing con una visione che mette le persone al centro del progetto della comunità e dell’impresa, manutenzione permanente del patrimonio, livello di occupancy vicino al 100%, morosità bassa (2-3%). Da questo benchmark la cooperazione di abitanti ha espresso una proposta per un piano casa di edilizia residenziale sociale fondata sulla partnership pubblico privata, con un ancoraggio normativo al concetto di Servizio di Interesse Economico Generale e rivolta all’Europa per l’utilizzo di strumenti sovranazionali.
L’autonomia differenziata configura una autentica “secessione dei ricchi” perché amplifica enormemente i poteri delle Regioni, pregiudicando disegno e attuazione delle politiche pubbliche nazionali e ampliando le disuguaglianze territoriali. Il trasferimento delle risorse alle Regioni è definito da commissioni stato-regione privando il Parlamento delle proprie potestà.