18 Luglio, 2025

La geografia diseguale della povertà alimentare

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In Italia, l’insicurezza o povertà alimentare rappresenta una delle varie forme di disuguaglianza che caratterizza soprattutto i contesti urbani, spesso causata da difficoltà economiche nell’accesso al cibo. Una misura in grado di dare contezza della povertà alimentare in Italia è rappresentata dai dati sulla distribuzione degli aiuti alimentari secondo il dataset del Fondo di Aiuti Europei agli Indigenti (FEAD). 

Nel 2023, le persone che hanno ricevuto aiuti alimentari in Italia sono state circa 2,9 milioni, quasi il 5% della popolazione. Nonostante si sia registrato un leggero calo (-0,12%) rispetto al 2021, il numero complessivo degli assistiti resta elevato se confrontato con i valori pre-pandemici del 2019.

Percentuale di persone che hanno ricevuto assistenza alimentare sul totale della popolazione italiana (OIPA, 2024)

La composizione demografica degli assistiti a livello nazionale offre un quadro interessante. La quota di donne che ritira personalmente il pacco alimentare è di oltre il 51%, superando quella maschile. I riceventi migranti, di origine straniera o parte di minoranze, sono più numerosi nelle regioni centro-settentrionali, mentre al Mezzogiorno la maggior parte degli assistiti è di origine italiana. I soggetti più vulnerabili, da un lato, e marginalizzati, dall’altro, sono quelli per cui si registrano, invece, le quote minori di assistenza alimentare: rispettivamente 1,2% per le persone con disabilità e 2,2% per le persone senza fissa dimora. Ciò è probabilmente dovuto a due ragioni principali: la difficoltà di ricezione diretta dell’aiuto alimentare da parte dei primi e una notevole complessità di monitoraggio per i secondi. 

Composizione demografica della popolazione ricevente dal 2015 al 2023, valori percentuali (OIPA, 2024)

La “filiera solidale”, che costituisce il sistema degli aiuti alimentari in Italia, inizia con il reperimento dei prodotti attraverso due canali principali: gli acquisti dell’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (AGEA) tramite il Fondo di Aiuti Europei agli Indigenti (FEAD) e il Fondo Nazionale Indigenti (FNI); la distribuzione delle eccedenze alimentari che derivano da aziende, supermercati e ristoranti (Felici et al., 2022). 

A Roma, la povertà alimentare è un fenomeno urbano legato alle disuguaglianze socioeconomiche, con maggiori difficoltà nei quartieri orientali, dove l’accesso economico al cibo sano è più critico e la rete di assistenza è meno sviluppata. Nel 2022, il 6,2% della popolazione di Roma Capitale ha richiesto aiuti alimentari, con picchi di richieste nel municipio VI (zona est) e nel municipio I. Il dato è stato rilevato tramite l’indice di assistenza alimentare, che considera la percentuale di assistiti rispetto ai residenti di ciascun municipio.

Il numero elevato di richieste di aiuto alimentare nei quartieri centrali della Capitale è dovuto al basso numero di residenti nel municipio e alla concentrazione di associazioni di assistenza nelle aree di Trastevere, Esquilino, Termini e San Lorenzo. Nel municipio VI, invece, le aree più interessate sono Tor Bella Monaca, Tor Vergata e Torre Angela, dove vi è comunque una rete significativa di associazioni. L’OIPA ha creato un indice di copertura territoriale che rivela una maggiore densità di assistenza nei municipi XIII, XII e VIII, e alti livelli anche nelle zone di San Giovanni est, Garbatella-Ostiense, Portonaccio, Centocelle nord e Marconi.

Per quanto riguarda le tipologie di intervento, i pacchi alimentari rappresentano il principale strumento di aiuto, costituiti interamente da cibi confezionati e a lunga conservazione, con una prevalenza di cereali, seguiti da frutta e verdura, proteine, dolci e formaggi. La distribuzione alimentare ha visto un incremento dal 2019, con picchi tra il 2020 e il 2021 a causa della pandemia. Un questionario dell’OIPA somministrato nel 2023 ai 121 comuni della provincia – ma a cui hanno risposto solo 16 amministrazioni – ha rivelato che la distribuzione di pacchi alimentari è il servizio più diffuso, spesso gestito con l’appoggio di associazioni volontarie. Altri servizi, come le mense sociali e i pasti a domicilio, sono meno comuni, mentre la distribuzione di pasti itineranti per persone senza fissa dimora è rara. 4 enti su 16 hanno dichiarato di non finanziare nessuno dei servizi analizzati: il municipio XII di Roma, Monte Porzio Catone, Sacrofano e Valmontone.

Dai dati AGEA sulle derrate alimentari distribuite tra il 2019 e il 2022, emerge un andamento parabolico: le quantità distribuite raggiungono un picco nel 2021, per poi diminuire nel 2022, seguendo l’esatto andamento dei finanziamenti FNI e FEAD, legati alla crisi sanitaria. Anzio e Roma hanno ricevuto i volumi più elevati. La maggiore crescita percentuale nel periodo è stata del 374%, registrata ad Anzio e Nettuno. Invece, comuni come Riano, Sacrofano, Monte Porzio Catone e Castel Madama hanno distribuito volumi molto inferiori, sotto i 4 mila litri/quintali.

Quantità complessive (litri e quintali) distribuite dal 2019 al 2022 nei Comuni oggetto di analisi, esclusi Roma e Anzio (OIPA, 2024)
Quantità complessive (litri e quintali) distribuite dal 2019 al 2022 nei Comuni di Anzio e Roma (OIPA, 2024)

Nel 2022, gli assistiti dalla rete di distribuzione alimentare nella Città Metropolitana della Capitale sono stati oltre 230 mila, di cui quasi 179 mila (circa il 78%) residenti nei 16 Comuni considerati nell’approfondimento. Dopo Roma e Anzio, seguono Albano Laziale e Zagarolo per il maggior numero di persone assistite. In linea generale, il canale di intervento preferito resta la consegna del pacco alimentare (71,8%), seguito dall’unità di strada (16,9%), l’emporio solidale (5,1%), le mense (3,5%) e la consegna domiciliare (2,7%).

L’ indice di assistenza alimentare riscontra valori minimi a Nettuno (1,3%) e Cerveteri (1,9%) e particolarmente elevati ad Anzio (8,3%) seguito da Roma (6,2%). Ogni 100 residenti, dunque, più di 8 richiedono aiuto alimentare ad Anzio e 6 a Roma. 

Questa ricerca condotta con un approccio con metodi misti (MMR), una combinazione di dati quantitativi e qualitativi usata per approfondire e ampliare la comprensione e la validazione dei risultati (Johnson et al., 2007), ha permesso di disegnare la filiera dell’aiuto alimentare di Roma metropolitana. In un contesto nazionale ed europeo in cui l’inflazione sale e i prezzi alimentari crescono, la promozione di una dieta economicamente e nutrizionalmente sostenibile dovrebbe essere una conseguenza diretta della creazione di politiche che agiscono a contrasto della povertà assoluta e delle disuguaglianze socioeconomiche (Felici, F.B. (a cura di), 2023, OIPA). Secondo il nuovo report della Commissione Europea sullo stato dell’insicurezza alimentare, nel 2024 eventi climatici estremi hanno aumentato la percezione del rischio per l’approvvigionamento alimentare nell’Unione, con ondate di caldo e siccità che hanno ridotto le rese agricole, soprattutto in Europa nord-occidentale. L’inflazione dei prezzi alimentari, pur stabilizzandosi dal 2023, rimane alta, soprattutto per prodotti come olio d’oliva e zucchero. Nonostante l’ ecosistema metropolitano di Roma ospiti una serie di iniziative a contrasto della povertà alimentare, in cui la rete solidale su base volontaria abbiamo visto avere un ruolo cardine, è necessario che l’impegno istituzionale rappresenti il perno su cui far ruotare un cambiamento di paradigma dell’attuale sistema alimentare che si fondi su valori quali l’equità economica e l’inclusività socioculturale, attraverso misure economiche dedicate ai cittadini, l’incentivazione di acquisto da filiere corte, la promozione dell’educazione alimentare per ragazzi e adulti, potenziando e riorganizzando strutturalmente i sistemi di aiuto alimentare locali (OIPA, 2024).


Approfondimenti

Felici, F. B., Bernaschi, D., & Marino, D. (2022). La Povertà Alimentare a Roma: Una prima analisi dell’impatto dei prezzi. CURSA (pas)SAGGI(anno 8-numero 12-gennaio/aprile 2022).  

Felici, F.B. (a cura di), 2023, OIPA. L’evoluzione e lo stato della povertà alimentare a Roma nel contesto italiano. CURSA. Pas(SAGGI), Anno 9 – n.13 – Settembre/Dicembre.

DG Agriculture and Rural Development (2024). State of Food Security in the EU A qualitative assessment of food supply and food security in the EU within the framework of the EFSCM. Autumn 2024 – Nr 3. 

Bernaschi D., Caputo L., Di Renzo L., Felici F.B., Frank G., Giacardi A., Gualtieri P., Manetti I., Marino D., Minotti B., Orlando L., Scannavacca F., (2024). Lo stato della povertà alimentare nella Città metropolitana di Roma nel contesto italiano. Report 2024. CURSA. Pas(SAGGI).

Marroni, C. Istat: inflazione ottobre sale a +0,9% annuo. Crescono gli alimentari, rimbalzo del carrello della spesa (+2,2%). Sole24Ore,(2024)

Nota in calce: i dati e i grafici riportati fanno parte di un’analisi più ampia, parte del report annuale dell’Osservatorio Insicurezza e Povertà Alimentare (OIPA) giunto alla terza edizione, che riporta lo stato di insicurezza e povertà alimentare della Città Metropolitana di Roma nel contesto italiano.