Giacomo Morri

Associate professor of Practice and Faculty Deputy in Corporate Finance & Real Estate, Sda Bocconi School of Management. Visiting Scholar presso la Cass Business School, City University London e alla University of Reading. Dottore di Ricerca in Finanza Aziendale XVIII Ciclo presso l’Università degli Studi di Trieste, 2006. Member, Assessor e Registered Valuer di RICS. Dottore commercialista e revisore legale. È past president e board member della European Real Estate Society e partecipa agli editorial advisory board del “Journal of European Real Estate Research” e di “Territorio Italia”

Casa cara casa, riflessioni sull’incremento dei canoni

L’articolo espone alcune riflessioni sull’incremento dei canoni di locazione residenziali, soffermandosi sulle cause strutturali e su alcuni fenomeni contingenti. Strutturalmente, il mercato italiano è scarsamente sviluppato, con un’offerta ridotta, di bassa qualità e frazionata tra privati, nonché con la pressoché totale assenza di investitori professionali. Recentemente si è osservata una riduzione dell’offerta, con l’uscita dal mercato degli immobili venduti per la ristrutturazione e per un cambiamento delle preferenze degli investitori verso le locazioni brevi, favorite dalla ripresa del turismo e dalle aspettative di inflazione. Inoltre, vi è una nuova domanda di locazione di lungo periodo per la maggiore difficoltà nell’acquisto, dovuta all’aumento dei tassi dei mutui.

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Una Call per gli Autori

La rivista è aperta a coloro che ritengono di avere un contributo da offrire al dibattito. La collaborazione avviene promuovendo articoli di carattere puntuale e/o gruppi di articoli coordinati su un tema. I contributi hanno una lunghezza compresa tra quattro e seimila caratteri. Per ogni richiesta di approfondimento: info@dite-aisre.it

Dalla rigenerazione alla rimilitarizzazione delle ex caserme dismesse. Il caso della Caserma Trieste a Casarsa della Delizia

La storia dell’ex Caserma Trieste racconta le politiche atte a riscattare quest’area abbandonata per farne un modello utile a realtà simili. Purtroppo, nel quadro geopolitico grandemente mutato, l’importanza del confine nord-orientale italiano assume un nuovo ruolo e la retrocessione dei luoghi ex-militari alle comunità locali è più così certa.

I vantaggi economici e sociali del reinsediamento manifatturiero nelle aree urbane

Il reinsediamento manifatturiero nelle aree urbane è da anni oggetto di riflessione e costruzione di politiche pubbliche in diverse metropoli globali. L’insediamento e la crescita di imprese nel campo della manifattura digitale e del nuovo artigianato sono perseguiti allo scopo di contribuire al rilancio del ceto medio correlato a nuovi processi di rigenerazione. Tale tematica chiama in causa il rapporto fra aree urbane e territori produttivi che nel caso di Milano suggerisce nuove forme di divisione del lavoro fra il capoluogo lombardo e il Made in Italy su scala nazionale.

Distanti ma vibranti. La capacità dei luoghi di adattarsi alla perifericità

In anni recenti molti esponenti del mondo accademico e tra i policy makers si sono schierati contro la narrazione dominante che le zone marginali siano destinate ad un inesorabile destino di abbandono e lenta scomparsa. Esistono in realtà alcuni territori, che abbiamo definito ‘vibranti’, capaci di resistere alla tendenza allo spopolamento adattandosi alla loro perifericità. Comprendere quali siano gli elementi esogeni, o quali le risorse endogene su cui hanno fatto perno, diviene un importante fattore di conoscenza per chi ha la responsabilità di proporre strumenti per promuovere la coesione territoriale e ridurre le disparità territoriali.

Il patrimonio culturale come motore di sviluppo locale: quali opportunità e sfide?

Il patrimonio culturale, se adeguatamente valorizzato, può rappresentare un motore di sviluppo locale. Mettere la cultura al centro di politiche dedicate allo sviluppo significa puntare ad investire sulle specificità locali, sulle potenzialità delle risorse territoriali, sulle conoscenze, le capacità e il capitale sociale allo scopo di stimolare creatività, innovazione e progresso sostenibile. Le potenzialità del patrimonio culturale sono molteplici, come le sfide da affrontare per garantire strategie di valorizzazione lungimiranti ed efficaci.