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Se i giovani diventano protagonisti della rigenerazione dei territori

Due progetti avviati da Fondazione Riusiamo l’Italia in Basilicata nel 2022 per sperimentare nei territori rurali del Mezzogiorno metodi e approcci sul riuso creativo, temporaneo e partecipato. Il primo progetto denominato “Mappa delle opportunità ritrovate” è attuato per conto del GAL Cittadella del Sapere consiste in un processo di mappatura del patrimonio dismesso o sottoutilizzato. Il secondo progetto intitolato “Next Generation - Sant’Arcangelo Hub Giovani” ha lo scopo di valorizzare il talento e le competenze di giovani che possano supportare progetti di innovazione in campo sociale, culturale, ambientale e turistico. Le due esperienze definiscono un approccio ad alta vocazione generativa che richiede limitate risorse di adattamento sulle “cose” e maggiori investimenti sulle persone e sulle comunità, sul loro empowerment e sulla propensione a costruire nuovi modelli di sviluppo durevole e sostenibile.

Strumenti tradizionali per spazi innovativi: laboratori e prospettiva di genere

L’articolo vuole mettere in luce la necessità di porre le comunità come protagoniste della creazione di spazi pubblici inclusivi. L’utilizzo delle lenti della prospettiva di genere in questo tipo di processi può essere occasione di riscoperta, in nuove forme, di alcuni strumenti fondamentali: i laboratori.

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Pensare con gli “irregolari”

L’articolo argomenta le ragioni di un rinnovato interesse teorico e pratico nei confronti dell’osservazione e dell’interpretazione dei processi di pianificazione, in un contesto di grande incertezza, debolezza delle istituzioni e insieme nuova rilevanza delle strategie pubbliche di programmazione e pianificazione degli investimenti. L’articolo giustifica inoltre la strategia di indagine che mi ha portato a risalire al pensiero e alle intuizioni di tre straordinari maestri del XX secolo: Ivan Illich, Albert Hirschman e Charles Lindblom.

Le parallassi di Pasqui

Il libro "Gli irregolari. Suggestioni da Ivan Illich, Albert Hirschman e Charles Lindblom per la pianificazione a venire" di Gabriele Pasqui esamina politiche pubbliche e azione pubblica attuali. Si affronta l'efficacia nell'azione pubblica, criticando la deriva tecnocratica e sottolineando l'importanza del conflitto e dell'interazione partigiana nella pianificazione e nelle priorità. Esplora l'intelligenza delle istituzioni e la gestione dell'incertezza sociale, utilizzando diversi pensieri per sviluppare una visione critica e prospettive nuove

Per istituzioni irregolari. Una recensione al testo di Gabriele Pasqui

Il libro propone un nuovo approccio alla pianificazione territoriale: processuale e strategico, con comunicazione plurale delle conoscenze, pensiero divergente e coinvolgimento pubblico. Promuove approcci e metodologie diverse, il pluralismo come base per la democrazia e la governance, l'innovazione pubblica e la co-produzione come strumenti di trasformazione istituzionale e culturale. Invita a politizzare l'azione pubblica, collegandola alle pratiche quotidiane e al potere. Il planner è visto come un professionista riflessivo, la pianificazione come opportunità di intervento e apprendimento

Rileggere il pensiero “irregolare” per comprendere le politiche e la pedagogia urbana del futuro

Il libro esplora la pianificazione territoriale come strumento per ridefinire politica e azione pubblica. Sottolinea la comunicazione plurale delle conoscenze, la dimensione politica e il pensiero divergente. Promuove il ruolo del pubblico e dell'azione pubblica, analizzando approcci e metodologie diverse e difendendo il pluralismo come base per la democrazia e la governance. Interroga l'inclusione di tali insegnamenti nella formazione universitaria italiana in pianificazione e governo

Le risorse per gli investimenti dei comuni: un’era di spese aggiuntive

I comuni italiani sono direttamente coinvolti nell’attuazione del PNRR e della nuova politica di coesione: in base alle stime dell’ANCI i comuni saranno destinatari di circa 40 miliardi di euro da spendere entro il 2026, ai quali si andranno a sommare, secondo le proiezioni IFEL, 10 miliardi di euro della politica di coesione 2021-2027. Una nuova stagione di risorse aggiuntive importante, specialmente se confrontata con la media di 9,8 miliardi di euro annui investiti dai comuni nell’ultimo periodo.