Negli anni '80, il GREMI è stato fondato per studiare il ruolo dello spazio nell'innovazione. Roberto Camagni è stato uno dei fondatori e ha introdotto il concetto di "milieu innovateur" per enfatizzare il ruolo dei territori nello sviluppo dell'innovazione. Ha sottolineato l'importanza dell'accesso a conoscenze esterne e delle reti di imprese per la competitività dei cluster. Uno studio sui distretti calzaturieri italiani ha confermato l'importanza dell'accesso a conoscenze esterne e dei legami territoriali. I contributi di Camagni hanno anticipato le sfide dei distretti italiani e dei cluster globali, trasmettendo l'importanza di pensare in modo innovativo alle future generazioni di studiosi.
L'importanza della cultura nello sviluppo locale è stata ampiamente riconosciuta e vale la pena approfondire la sua natura territoriale per meglio comprenderne il potenziale impatto positivo nelle diverse aree. Le varie prospettive esistenti in tema di cultura, il modo in cui essa influisce sulle performance locali e i canali attraverso i quali questa relazione si esplicita sono importanti oggetti di studio. Le sfide attuali e le possibili evoluzioni della ricerca in questo campo sono elementi fondamentali di cui tenere conto per proseguire in tali ragionamenti
Research and policy traditionally neglected the non-urban cultural and creative sector, leaving it vulnerable. The European project, “IN SITU: Place-based innovation of cultural and creative industries in non-urban areas,” aims to address this situation. Attention is directed not only to traditional economic development matters but also to the social economy and community-based actions that support the life and development of territories. Challenges remain significant but a shift in how we view non-urban regions as sites of creativity and hubs of cultural production is emerging
Cultural capital plays a role in shaping local social capital, which, in turn, influences both consumption and production patterns within the local economy. These dynamics have notable implications for issues like free-riding on public goods, including environmental resources. By using air pollution and gross value added (GVA) as proxies for car usage and the intensity of economic productivity, findings suggest that cultural capital helps reduce free-riding behaviors and fosters a circular economy. This relationship is examined through data from approximately 2,700 individuals in India, utilizing 2014 data from the World Values Survey (WVS)
The evolving interplay between culture and the urban economy in Gwangju, South Korea, reveals how a city’s historical narrative, high art events such as the Gwangju Biennale, the rise of cultural industries, and urban regeneration can drive economic development. Analysis of qualitative insights, quantitative data, and the city’s political history highlights a distinctive model of culture-led growth in Gwangju, where historical memory, creative sectors, and government support are interwoven to shape its economic and cultural landscape.
Il ruolo trasformativo dell'esperienza di gioco nella pianificazione urbana e nel cambiamento sociale è significativo. Il gaming, come fenomeno culturale, può influenzare i comportamenti individuali e collettivi grazie all'interattività e ai meccanismi di apprendimento esperienziale. L'applicazione di questi principi nella pianificazione strategica e urbanistica può facilitare i processi partecipativi e il testing di scenari urbani. Esempi nei settori della mobilità, degli spazi pubblici e della sostenibilità mostrano i vantaggi e le sfide di questo approccio innovativo. L'integrazione del game design nella pianificazione urbana può contribuire allo sviluppo di città più vivibili, resilienti e inclusive, richiedendo un attento bilanciamento tra innovazione tecnologica e bisogni sociali