La paura del crimine è un problema più grave del crimine stesso», diceva Rachel Pain nel 2001. In particolare, la paura che donne e soggettività queer percepiscono negli spazi pubblici, soprattutto di sera e di notte, è un argomento di cui oggi più che mai è necessario occuparsi. Sebbene la percezione di insicurezza sembri essere più legata a narrazioni mediatiche che alla effettiva pericolosità delle città, è importante mettere a fuoco i fattori che concorrono a questa sensazione e, attraverso analisi di casi specifici, delineare una serie di pratiche utili a trasformare le nostre città e realizzare spazi pubblici più sicuri e accessibili per tutti.
La Rete degli Spazi Ibridi di Milano, promossa dal Comune, raccoglie 26 realtà diffuse sul territorio, aperte e accessibili a tutta la cittadinanza. Più che luoghi, questi spazi sono visioni di città: combinano cultura, lavoro, inclusione e innovazione sociale. Ogni realtà sviluppa attività autonome, abilita progettualità condivise e promuove cittadinanza attiva. Un ecosistema urbano in crescita, che genera valore pubblico attraverso pratiche ibride, collaborative e partecipate, capaci di rispondere ai bisogni complessi della città contemporanea
NAMA – Nuovo Anfiteatro Martesana è un progetto di rigenerazione urbana e culturale nato da una rete di realtà under 30. Gestito da Associazione ETC e collettivi giovanili, NAMA offre spazi per artigianato, musica, coworking e socialità, unendo servizi diurni e animazione serale. Parte della Rete Spazi Ibridi del Comune di Milano, promuove partecipazione attiva, inclusione e protagonismo giovanile nel quartiere, generando valore pubblico per la città
Heracles Gymnasium è uno spazio ibrido nato nel cuore di via Padova a Milano che unisce attività fisica, cultura e relazioni. Fondato da Renato De Donato, propone un modello ispirato al gymnasion greco: il corpo come strumento di educazione, consapevolezza e inclusione. In un quartiere complesso, Heracles diventa presidio sociale e culturale, offrendo corsi sportivi, incontri filosofici e momenti di comunità
Il Comune di Milano nel 2022 istituisce in via sperimentale un Elenco qualificato di spazi ibridi denominato Rete spazi ibridi della Città di Milano che conta attualmente 20 soggetti selezionati da un’apposita commissione di valutazione mediante un Avviso pubblico aperto. Nell’intervista che segue Annibale D’Elia, Direttore di Progetto di Economia Urbana, Moda e Design del Comune di Milano, - da diversi anni impegnato nell’innovazione delle politiche pubbliche - ci racconta quali motivi hanno spinto l’amministrazione pubblica a sostenere una rete di soggetti gestori di spazi ibridi.
Negli ultimi anni si sono moltiplicate esperienze in grado di coniugare attivismo, terzo settore e innovazione sociale nelle nostre città. Sono luoghi variamente denominati che hanno nella loro natura ibrida la loro caratteristica principale. A Milano, con un netto impulso durante la fase pandemica, gli spazi ibridi sono cresciuti e si sono affermati. E oggi possono essere valorizzati nelle politiche pubbliche se è vero che la città punta davvero a essere sempre più inclusiva e di prossimità.