Tag: disparità regionali

Il settore fotovoltaico in Italia

Negli ultimi dieci anni, il settore fotovoltaico ha acquisito un ruolo significativo tra le fonti rinnovabili, mostrando però marcate differenze di sviluppo tra il nord e il sud dell'Italia. Nonostante il maggiore potenziale energetico del sud, il nord del paese registra una diffusione più elevata di impianti fotovoltaici, sia a livello privato che industriale. Questa disparità può essere attribuita a fattori come il reddito delle famiglie e la vivacità del mercato immobiliare, che risultano più favorevoli nelle regioni settentrionali.

Ancora sull’autonomia differenziata. La nuova normativa e la legge 42/2009 di attuazione del federalismo fiscale.

Il nuovo numero di DiTe riapre il dibattito sull'autonomia differenziata, dopo l'approvazione del disegno di legge 615. DiTe aveva già affrontato il tema nel numero del 5 marzo, ma ritorna sulla questione per evidenziare l'importanza del progetto riformatore e i suoi effetti potenziali. Il confronto tra la legge Calderoli del 2009 e la nuova normativa mostra tre punti chiave trascurati: autonomia tributaria, superamento della spesa storica e capacità fiscale regionale. La nuova legge, basata sulla compartecipazione ai tributi, è criticata per la mancanza di coerenza e per ignorare la necessità di perequazione e rafforzamento dell'autonomia tributaria.

La spesa dei comuni per i servizi sociali: trend e divari territoriali

L'analisi del 2021 sui Conti Pubblici Territoriali mostra che l'Italia investe consistentemente in sanità e servizi sociali, con una spesa media di 2.179€ per la sanità e 1.474€ per interventi sociali pro capite. Nel 2020, i comuni hanno destinato 7,85 miliardi di euro, lo 0,47% del PIL, ai servizi sociali, con un aumento del 4,3% rispetto al 2019. Le disparità regionali sono evidenti, con il Nord che supera il Mezzogiorno. Il 36% della spesa comunale va agli interventi diretti, il 32% alle strutture e il 31% ai trasferimenti in denaro, con un notevole aumento nel 2020. Si notano aumenti nella spesa per povertà e disagio, ma preoccupa il calo degli investimenti per gli anziani, nonostante l'invecchiamento della popolazione.

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La sfida della transizione energetica e le barriere alla diffusione delle rinnovabili

Alla luce degli ambiziosi obiettivi europei di decarbonizzazione, un intervento pubblico è quanto mai fondamentale per sostenere adeguati investimenti in rinnovabili. Interpretare tale necessità solo in chiave monetaria sarebbe tuttavia riduttivo. Grazie allo sviluppo tecnologico, le rinnovabili sono una opzione competitiva e conveniente. Ciononostante, la loro diffusione risulta tuttora sottodimensionata rispetto ai target europei. Il problema non è solo finanziario, ma regolatorio. Definire un quadro istituzionale e legislativo chiaro, coerente e tempestivo rappresenta un elemento cruciale alla transizione energetica. Una transizione che deve necessariamente guadagnarsi il consenso sociale delle comunità locali.

Le fonti energetiche rinnovabili e i loro ostacoli nelle regioni italiane

La transizione energetica in Italia è fondamentale per ridurre le emissioni di gas serra. Tuttavia, nonostante l'obiettivo dell'UE di raggiungere il 42,5% di energia da fonti rinnovabili entro il 2030, l'Italia ha raggiunto solo il 19,1% nel 2022, al di sotto della media europea. Le disparità regionali, gli ostacoli burocratici e la scarsa accettazione sociale frenano lo sviluppo delle rinnovabili. Serve una regolamentazione più efficace e un maggiore coinvolgimento delle comunità locali.

Il settore fotovoltaico in Italia

Negli ultimi dieci anni, il settore fotovoltaico ha acquisito un ruolo significativo tra le fonti rinnovabili, mostrando però marcate differenze di sviluppo tra il nord e il sud dell'Italia. Nonostante il maggiore potenziale energetico del sud, il nord del paese registra una diffusione più elevata di impianti fotovoltaici, sia a livello privato che industriale. Questa disparità può essere attribuita a fattori come il reddito delle famiglie e la vivacità del mercato immobiliare, che risultano più favorevoli nelle regioni settentrionali.

Le Comunità Energetiche Rinnovabili come strumento di transizione energetica

Tra gli auspicabili modelli di transizione energetica, le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) sembrano assumere una particolare importanza. Pertanto le regioni italiane si stanno impegnando nello sviluppo di tale modello. Alcune regioni sono più avanti nel recepimento della normativa europea, altre più indietro. Obiettivo delle CER è favorire processi partecipati di transizione ecologica e fornire vantaggi sociali, ambientali ed economici alle aree locali.

Oltre il contributo d’accesso, per un modello sostenibile di turismo

L'introduzione del contributo d'accesso per i turisti a Venezia ha avuto un effetto boomerang, aggravando i problemi esistenti. Questo intervento, pensato per gestire la pressione turistica, si è rivelato inefficace e controproducente. Venezia, simbolo dell'overtourism, ha visto peggiorare il tessuto sociale e produttivo, con disuguaglianze amplificate e residenti penalizzati. La vera soluzione richiede un futuro economico sostenibile e una regolamentazione più rigorosa del settore turistico, superando l'attuale modello predatorio.