La questione abitativa accompagna tutta la vita di un individuo e per questo non può essere affrontata da un unico punto di vista. Essa si manifesta come un “fatto sociale complesso” e per questa sua natura multidimensionale necessita di essere valutata rispetto a tutti i fattori che la influenzano. Ad oggi in Italia la determinazione del disagio abitativo è misurata dal CIPE attraverso la lista di Comuni ad Alta Tensione Abitativa, aggiornata l’ultima volta nel 2003 e che utilizza come unico indicatore il numero di residenti nel Comune. La Regione Toscana, con l’Indice Sintetico di Condizione Abitativa utile a quantificare e qualificare la presenza di criticità abitative alla scala comunale, risulta essere una buona pratica per supportare adeguatamente i policy makers.
Il concetto di finanziarizzazione è diventato centrale nello studio delle dinamiche tra mercati immobiliari e finanziari. Questa pratica coinvolge la trasformazione dei beni immobili in asset finanziari negoziabili, alterando la loro percezione e valore. Le implicazioni di questa evoluzione per lo sviluppo urbano evidenziano come le politiche pubbliche e le strategie di investimento si siano adattate a questa nuova realtà. Le tensioni tra le logiche territoriali e finanziarie emergono come questioni cruciali, sollevando interrogativi sulla sostenibilità e l'equità nei processi di urbanizzazione contemporanei
La rendita e la finanziarizzazione condividono meccanismi di produzione e cattura del plusvalore che determinano rilevanti impatti spaziali, sebbene si distinguano per risorse impiegate e tipo di relazioni sociali mobilitate. La comprensione di questi fenomeni richiede un'analisi integrata dei loro intrecci all'interno delle trasformazioni del capitalismo. La pianificazione spaziale, nonostante i suoi limiti operativi, deve riappropriarsi di una prospettiva critica sulla rendita, al fine di delineare alternative per lo sviluppo di città e territori e dare nuova legittimità, e senso, alla sua azione
Oltre a investire la città in senso stretto, la finanziarizzazione tocca spazi dell’urbano esteso, come i magazzini logistici. Il settore, in grande espansione, attrae investitori stranieri che si rivolgono a consulenti finanziari nelle grandi città, ma si materializza negli hinterland logistici diffusi nel territorio, grazie all’interesse di attori locali pubblici e privati. In queste aree, l’immobiliare logistico è visto come un’opportunità per l’economia locale, con scarsa attenzione alle criticità di questo modello di sviluppo
La rivista è aperta a coloro che ritengono di avere un contributo da offrire al dibattito. La collaborazione avviene promuovendo articoli di carattere puntuale e/o gruppi di articoli coordinati su un tema. I contributi hanno una lunghezza compresa tra quattro e seimila caratteri. Per ogni richiesta di approfondimento: info@dite-aisre.it
La rivoluzione alimentare urbana coinvolge sempre più città e territori, con politiche volte a garantire sicurezza alimentare e sostenibilità. Restano però lacune nell’implementazione e nella valutazione di tali iniziative. Multiculturalità e innovazione rurale emergono come temi centrali: l’uso del linguaggio e nuovi paradigmi spaziali evidenziano l’importanza di integrare diversità culturale e rurale e di rivedere il tradizionale dualismo urbano-rurale. Progetti collaborativi e colture alternative, come la quinoa, mostrano il potenziale per valorizzare territori, biodiversità e comunità locali.