La ricerca di Roberto Camagni sulle reti di città ha ridefinito prospettive analitiche nel ciclo di vita urbano, rivelando strutture reticolari latenti o già formate con esternalità estese. Ha cambiato l'immagine del Nord Italia e dimostrato i vantaggi della cooperazione tra sistemi urbani per ridurre i costi della concorrenza. Ha enfatizzato l'importanza di politiche territoriali efficaci per garantire l'efficienza e la divisione del lavoro nelle reti urbane.
Roberto Camagni ha teorizzato sul ruolo attivo e propulsivo dei fattori territoriali nell'economia locale, mettendo in luce le economie di agglomerazione e l'importanza del territorio come fonte di dinamiche economiche e capacità innovative per le imprese locali. Con questo non ha mai negato, da economista rigoroso e colto qual era, la dimensione macroeconomica nell'interpretazione della crescita regionale e ha guidato la creazione del modello MASST, un modello che ha sempre dimostrato una capacità interpretativa di shock esogeni quali COVID-19 e la ripresa post-crisi del 2008 molto elevata, anticipando andamenti che sono risultati ex-post veritieri.
Luoghi Comuni ha trasformato spazi pubblici pugliesi in centri vitali di attività socio-culturali, stimolando la partecipazione giovanile e il rinnovamento comunitario. Attraverso la rivitalizzazione di spazi sottoutilizzati o in disuso, come l'Officina San Domenico e Casa Bachi, sono stati riempiti di attività immobili pubblici inutilizzati. Questi interventi hanno influenzato positivamente la vita di giovani e comunità locali, offrendo loro nuovi modi di interagire, imparare e crescere insieme.
La Regione Puglia da circa due decadi ha sviluppato un’azione che ha messo assieme Organizzazioni giovanili, Enti pubblici e Comunità locali per il recupero e la valorizzazione di spazi pubblici abbandonati o sottoutilizzati. È nata, così, una rete di luoghi per la creatività, l’espressione e l’educazione non formale dei giovani attraverso l’infrastrutturazione di spazi pubblici accessibili e attrezzati. Le iniziative hanno consentito di rafforzare nei territori, in particolare in quelli più periferici, la presenza di spazi pubblici con effetti positivi sulle comunità di riferimento e la creazione di nuove forme di collaborazione, relazione ed economia sociale sui territori.
Attraverso un’intervista alla Dirigente Antonella Bisceglia e all’Assessore Alessandro Delli Noci, si ricostruisce il percorso di “Luoghi Comuni, diamo spazio ai giovani”, misura di Regione Puglia nell’ambito delle politiche giovanili che ha accompagnato la costruzione di progetti di innovazione sociale in spazi pubblici sottoutilizzati, innescando la nascita di infrastrutture sociali e culturali di prossimità, punti di riferimento per i territori animati dal protagonismo giovanile.
Il Laboratorio Urbano Rigenera a Palo del Colle, Bari, ha trasformato un edificio riqualificato in un centro vitale per la comunità. Offrendo spazi gratuiti, Rigenera ha stimolato l’immaginazione e la qualità delle attività, collaborando con 48 realtà associative, start-up innovative e un incubatore di imprese culturali e sociali. Grazie a investimenti privati e pubblici, ha raggiunto la sostenibilità economica e creato nuove infrastrutture e un festival di comunità.
Negli ultimi dieci anni il dibattito sulla rigenerazione urbana ha visto emergere un oggetto la cui identità sfugge a letture tradizionali. Community hub, spazi ibridi, nuovi centri culturali, in alcuni casi solo spazi: esperienze che, attraverso forme di collaborazione tra cittadine/i, terzo settore e amministrazioni, mettono in atto processi di riuso di beni inutilizzati con finalità̀ socioculturali. La rilevanza della questione nel dibattito pubblico ha condotto il NUVAP a realizzare una ricerca valutativa per indagare dieci anni di relazione tra pratiche e politiche.